Stab

Vedi, lo sapevo che sarebbe arrivata.
Ci vuole troppo tempo per aspettare che l’Umore si rimetta in sesto e che quest’inutile vagare conduca in un luogo che non sia solo un vicolo cieco tra mura insormontabili.
E’ che oggi la ricerca compulsiva di un trampolino mi ha debilitata. E’ che lo so che piove e poi smette, ma questa spiacevole sensazione d’eterno mi fa venire l’ansia di cercare tempo, perché ci si convince di non averne quando in realtà il tempo è infinito.
E’ che l’immortalità per un accidioso equivale ad avere il cancro per una persona qualsiasi, un’agonia lunga, senza soluzione di continuità. La frustrazione dell’impossibilità di arrivare, è questo che lacera ed inonda di grigio tutto il resto. Come una tempesta qualsiasi, come questa tempesta, attesa da mesi, impressa nel marmo.

1 thoughts on “Stab

  1. Yzma ha detto:

    mi piace molto il tuo modo di raccontarti 🙂

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