Vacanza alla fine del mondo

Accanto all’albero sotto il quale ti ho vista ridere per la prima volta.
Sotto le foglie che continuano a sfregarsi voluttuosamente, mosse dal vento che soffia discretamente come nel giorno in cui ti ho scostato i capelli dal viso per la prima volta.
Leggevi, quel giorno. E cantavi quella canzone. Ah, quella canzone. Mi sembra ancora di sentire la tua voce agrodolce che la intona tra i denti, quasi rabbiosamente.
Ora, grilli e cicale Ecco cosa mi carezza i timpani. I grilli e le cicale che, frinendo, manterranno il mio segreto fino a quando non arriverà qualcuno, trafelato, con la presunzione di salvarmi.
Ma non ci sarebbe un modo di salvarmi ora, ora che quella canzone l’ho ascoltata e riascoltata fino al collasso cerebrale. Avrebbero dovuto vedere il modo in cui abbassavi lo sguardo e ripiegavi la testa di lato, avrebbero dovuto sentire come ridevi e come cantavi, avrebbero dovuto anche sfiorare le tue guance ustionate dal sole per capire che non ci sarebbe stato più stato un modo per salvarmi.
Ripiego la testa di lato, mentre i grilli e le cicale e i ricordi di te sobbalzano per la paura, e qualcuno dice che mi hanno trovato sorridente.

6 thoughts on “Vacanza alla fine del mondo

  1. DorianRiver ha detto:

    ma non dovevi scappare te?
    😛

    meno male che hai cambiato idea, a me questo profumo agrodolce piace sempre..

  2. DorianRiver ha detto:

    tsk
    piccola e spigolosa
    tsk

    (^^ ma duai ^^)

  3. FrancesGlass ha detto:

    Lei, Doriano, diventa sempre più irriverente.
    Se seguiterà a disturbarmi, La farò contattare dai miei legali.

  4. DorianRiver ha detto:

    e ora tutti in coro:

    PRRRRRRRRRRR
    ^^

  5. vampyr8 ha detto:

    che canzone era?:P

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